Le prix de l'arrogance

Viaggio

07.03.2025

Ad accogliere il gruppo nel castello c'è una figura inquietante: una nobildonna dall'aspetto cadaverico, con un pesante trucco bianco sul viso e guanti che nascondono strane dita appuntite. È Madame Hildegarde.

Mentre vengono fatti accomodare, si sente bussare nuovamente alla porta: sono Rodrigo e Kuraque, che hanno finalmente raggiunto il gruppo. Rodrigo racconta di essersi allontanato per seguire due tipi sospetti che si aggiravano nei dintorni dell'Hotel delle Scuderie. È riuscito a pedinarli per un po' prima di essere scoperto e messo fuori combattimento e a sentire che parlavano del fatto che la chiave del messaggio fosse la parola "syrneth".

Mathilde mostra a Madame Hildegarde il sarcofago syrneth che stanno trasportando, la donna lo esamina e afferma di non percepire nulla.

Conduce tutti in un salone poco illuminato, dominato da un portone in legno di dimensioni colossali. A questo punto, Madame Hildegarde apre un portale dal quale sgorga copiosamente del sangue e attraverso cui dovranno passare i carri e la carrozza per raggiungere la destinazione finale. Il passaggio è terrificante: il gruppo procede bendato attraverso un'oscurità opprimente, circondato da voci e presenze inquietanti. Le voci ripetono in atzlan: "Tornate da me figli miei".
Durante il tragitto la carovana affronta diversi pericoli; uno dei cocchieri viene aggredito e rischia di far ribaltare il carro, solo l'intervento coordinato di Rodrigo, Hercule e Valentina salva la situazione, ma non il cocchiere... Titus viene quasi trascinato via da creature volanti, Mathilde stessa rischia di essere rapita, ma viene salvata grazie all'intervento di Titus e il professor Malesherbes viene a sua volta messo in salvo da Ninon e Arnaud.

Finalmente il gruppo emerge dal portale ritrovandosi in una chiesa abbandonata in cima a una collina. Da lì, in lontananza si scorge il porto con le sue luci, ma anche un accampamento militare che blocca l'accesso alla città. Madame Hildegarde ha un acceso confronto con Mathilde che accusa di aver nascosto la natura pericolosa del sarcofago, mettendo così in pericolo tutti; Mathilde, mortificata, si scusa. Avendo appreso che Dechaine è chiusa e sorvegliata a causa di un'epidemia di peste, il gruppo decide di travestirsi da medici e guaritori per riuscire ad entrare in città, convincendo Malesherbes a rinunciare alla carrozza per essere più credibile. Riescono così a ottenere la fiducia di una pattuglia di soldati demoralizzati, offrendo loro cibo e bevande e scoprendo che la città non è realmente afflitta dalla peste: è in corso una rivolta popolare e le truppe della generale Soussen, che non si decide a usare la forza contro i rivoltosi, mantengono un blocco più formale che sostanziale, che però mina il morale dell'esercito che si trova a fronteggiare il problema delle diserzioni.

Si apprestano a entrare in città, scortati fino alla porta dai soldati, ma consapevoli che la situazione è molto più complessa e pericolosa di quanto apparisse inizialmente.

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