Le prix de l'arrogance

Trasporto

28.02.2025

Di buon mattino il gruppo, tranne l'ancora assente Rodrigo, scorta un carro fino alla residenza dell'Empereur; il cocchiere, muto e incappucciato, conosce la strada e fa entrare il carro da un'entrata secondaria, fermandosi accanto a una serra in disuso.

Sul carro viene caricata una cassa di legno che, per una manovra maldestra dei moschettieri che ci stanno lavorando, si apre leggermente, svelando il proprio contenuto: una specie di sarcofago di legno di origine mandeniana modificato con componenti syrneth.
Per tornare all'Hotel delle Scuderie il carro sfrutta un tunnel sotterraneo, che dalla serra in disuso sbuca direttamente nel cortile dell'Hotel; qui recuperano il professor de Malesherbes, che nel frattempo, con l'aiuto di alcuni moschettieri, ha caricato tutto il materiale utile e distrutto il resto. La carovana, composta da una carrozza e quattro carri, parte alla volta dell'imbarco.

A Chareuse è giorno di mercato e il convoglio procede lentamente tra la folla, aumentando l'ansia e la paranoia del gruppo, che si sente seguito e spiato. Valentina decide di seguire a piedi i carri, fintanto che procedono a passo d'uomo tra la gente, per avere una visuale migliore su eventuali inseguitori; riesce a individuarne un paio che si scambiano un foglietto con un messaggio e a sottrarlo senza che se ne accorgano. Si tratta di un messaggio in codice che nessuno del gruppo è in grado di decifrare, ma pare riconducibile all'Explorer Society.

Usciti dalla città con la complice indifferenza dei moschettieri di guardia alla porta, il viaggio procede spedito sotto a un cielo plumbeo che promette pioggia, fino a un finto posto di blocco. Grazie alla prontezza di riflessi di Arnaud ed Hercule e all'astuzia del gruppo, riescono a forzare il blocco e proseguire senza perdere né il professore, né la cassa con il sarcofago. I cocchieri del convoglio sono tutti incappucciati e di poche parole... cercando di approfondirne il motivo scoprono che è stata tagliata loro la lingua e che, con tutta probabilità, sono ex-galeotti.

Il gruppo procede sotto la pioggia battente fino a raggiungere una locanda chiamata "L'Anatra Migratrice", dove trovano Mathilde reduce da uno scontro, a giudicare dalle conzioni del suo carro.

Le domande del gruppo sulla vera natura della missione e sul contenuto del sarcofago ricevono risposte evasive da Mathilde, che si limita a dire che stanno operando per conto dell'Empereur contro forze ostili, tra cui i castigliani.

Dopo una breve sosta per rifocillarsi, il gruppo riparte sotto un violento temporale e raggiunge un tetro maniero dove viene accolto da un vecchio maggiordomo dall'aspetto inquietante e una misteriosa nobildonna dal viso coperto da un pesante cerone bianco e dita appuntite sotto i guanti, che fa sorgere nei presenti il sospetto di trovarsi di fronte a una creatura soprannaturale.

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